Riflessioni finali sul viaggio della memoria a Mauthausen

Caro amico,

voglio dirti che qui non si parla di una serie di frasi scritte in un libro di storia, non si parla della scena di un film vista sul proprio divano insieme ai cari, non si parla degli stereotipi di una storia sentita e risentita e soprattutto non si parla di un semplice elenco di numeri; essere qui significa doversi scontrare con un bagaglio emotivo che sembra essere più grande di noi, sentirsi piccoli e impotenti di fronte alle atrocità della storia. Qui non si parla di un campo pieno di fiori, bensì del singolo petalo: abbiamo ridato identità a una persona a cui l'identità era stata strappata via, come se non avesse alcun valore.... Non ti sembra assurdo? Questa è una delle tante domande che ti porrai durante il viaggio a cui probabilmente non troverà una risposta; ma tu, caro amico, non smettere mai di cercarla, non arrenderti di fronte ai dubbi di un cuore lacerato dal dolore ma mantieni vivo il ricordo.

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