Da Milano a Mauthausen

DA MILANO A MAUTHAUSEN - Venerdì 2 febbraio, Milano, Palazzo Marino
Tappa prima: La restituzione

"Da Milano a Mauthausen", questo è il nome del progetto al quale hanno scelto di aderire cinque studenti del nostro Liceo: Vincenzo Bonofiglio, Cristiano Guasti, Martina Ramondetta, Angelica Randazzo e Andrea Trezzi, coordinati e accompagnati dalla professoressa Olga Marra. 

Il progetto, istituito dal Comune di Milano nel 2013 con la collaborazione di Anpi e Aned, mira alla sensibilizzazione dei giovani cittadini alla memoria delle deportazioni in epoca fascista e alla difesa dei valori di liberà, democrazia e antifascismo. 

L'iniziativa dopo un percorso di formazione con l'ausilio di esperti e testimoni culminerà nella visita ai campi di concentramento di Mauthausen e Gusen a maggio di quest'anno.

Il primo incontro del progetto si è tenuto alle 9:30 di venerdì 2 febbraio a Palazzo Marino presso la sala Alessi

All'evento in sala Alessi hanno partecipato gli studenti di nove scuole milanesi che hanno aderito al progetto nel 2023, insieme agli studenti di altre nove scuole milanesi che si uniranno al progetto nel 2024 (tra cui noi del Donatelli-Pascal in rappresentanza del municipio 4). Erano presenti anche professori, collaboratori ANPI, associati ANED e rappresentanti della politica milanese, come il vicesindaco Anna Scavuzzo e l'assessore ai servizi civici e le politiche del decentramento Gaia Romani.

 Nella prima parte dell'incontro abbiamo ascoltato vari interventi degli organizzatori e abbiamo visto un video realizzato dagli studenti che hanno partecipato l'anno scorso. Il video, chiaro e ben fatto, ci ha permesso di comprendere pienamente le tappe del viaggio e le attività che affronteremo una volta partiti.

 Dopo la visione, abbiamo preso parte a una cerimonia di "consegna del testimone", dove gli studenti "uscenti" ci hanno consegnato una pietra, un loro elaborato scritto redatto durante l'esperienza, una frase simbolica e la biografia di un deportato che hanno "adottato".

La pietra che ci è stata affidata è il simbolo di ciò che affronteremo: è stata raccolta l'anno scorso per essere utilizzata da noi, decorandola e incidendovi parole o disegni che rappresentino il deportato che adotteremo a nostra volta. Simbolicamente, il sasso rappresenta "la memoria" che ci viene affidata, affinché la onoriamo e la tramandiamo a nostra volta.

Durante l'intera mattinata, i temi e le parole più ricorrenti sono stati: 

  • Antifascismo, poiché dobbiamo difendere la libertà collettiva in ogni contesto e non essere indifferenti ai soprusi, anche se non ci riguardano

  • Emozioni, che proveremo durante tutto il nostro viaggio

  • Memoria, che dobbiamo custodire, tramandare e rispettare grazie alla conoscenza degli orrori del passato


Fonte foto: https://www.comune.milano.it